Siamo cambiati e le nuove generazioni non assomiglieranno a noi questo è certo.
La distanza fisica svuotata di significato dai tablet e smarthphone e dai pc al punto che rispondere ai tweet o a una mail sembra più urgente dell'ansia di socialità del proprio interlocutore.
Ecco tutto questo a Cuba non c'è ancora.
Cuba porebbe diventare una clinica per disintossicarsi dal wi-fi e dall'always on dilagante!
Castro non sviluppa le connessioni per questo motivo ma potrebbe ricavarne un vantaggio indotto.
Che internet e le sue più affermate piattaforme abbiano cambiato il cervello delle persone, creando nuovi percorsi neurali, sinapsi sconosciute questo è fuor di dubbio.
Ma quello che più evidente che le nuove tecnologie, oltre ad accrescere la mente, consentono di "sospendere i contatti umani" cosa che non è possibile a Cuba.
Nei paesi evoluti gli spazi pubblici sono diventati privati , tanto che due persone si possono trovare per una cena e parlare o dialogare più con il proprio iphone che con il proprio partner.
Cuba può salvarci da tutto questo. E' rivoluzionaria anche nei rapporti umani.
Oltre a combattere l'imperialismo salvando le menti dall'eccesso di consumismo potrebbe salvare l'umanità dal dilagare del mondo digitale, con tutti i pro e contro!
Si sospende il multitasking compulsivo. A Cuba si torna a fare una cosa per volta, con molta lentezza, ci si guarda negli occhi con il proprio partner senza sbirciare se nuovi beep, sms, alert, email sono arrivati nel frattempo: non c'è la linea, non c'è la rete!
E' come se si ritornasse padroni del proprio cervello. E i cubani ne sono un esempio.
Cuba offre anche questo.Mediatate!
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